AGI – “L’Italia non cresce da vent’anni, ha una produttività mediamente molto lontana da quelle dei maggiori paesi europei, attrae pochi investimenti dall’estero, innova troppo poco, tende a scivolare verso i segmenti più bassi delle catene del valore e schiacciare qualità del lavoro e salari”. Lo scrive Giorgio Gori, sindaco Pd di Bergamo, che in un lungo articolo su “Il Foglio” chiede: “Il Pd vuole farsi carico di questi problemi – e dare quindi rappresentanza all’Italia che lavora e che produce – o no?” Il punto, secondo Gori, “è la centralità del lavoro, dell’impresa e della crescita”. Il sindaco bergamasco richiama le parole dell’ex presidente dei giovani industriali del Veneto, Giordano Riello, convinto che “nessuna forza politica ha in cima all’agenda i temi che interessano le regioni più industrializzate”, e osserva: “Quello che pensa Riello lo pensano la gran parte degli imprenditori, degli operai, degli artigiani, dei commercianti, delle partite iva, degli autonomi e dei professionisti che vivono e lavorano nel nostro paese, a partire da quelli del nord”.
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