
Le fibrillazioni della maggioranza sulla manovra e la replica di M5s e Pd alle parole di Matteo Renzi , fanno tornare di nuovo la parola ‘crisi’ nelle agende dei palazzi della politica, e ancora una volta anche il voto anticipato non viene escluso da nessuno , soprattutto visto che dal Quirinale già nelle scorse settimane era stata fatta trapelare ai partiti la considerazione per cui, in caso di crisi di questo esecutivo, al momento, l’unica opzione possibile sarebbero ormai le elezioni. Ma in politica le strade raramente sono rettilinee e dunque anche in questo caso molte sono le variabili, dalla manovra al taglio dei parlamentari, a corollario dei futuri scenari. Ecco dunque i principali passaggi che, calendario alla mano, mostrano i vari scenari con tutte le indicazioni e controindicazioni sui singoli step: La manovra È un disegno di legge, spesso con alcuni collegati, che va varato dalle Camere entro il 31 dicembre, e senza l’approvazione definitiva si entra nel regime di esercizio provvisorio , ipotesi considerata negativa sia dal Colle che da tutte le forze politiche, senza contare il giudizio di Bruxelles e dei mercati internazionali.
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