Il drago invisibile – Recensione: magia Disney a pizzichi





google_ad_client = “ca-pub-2863930932264280”; google_ad_slot = “9391970030”; google_ad_width = 336; google_ad_height = 280; Il drago invisibile si aggiunge alla lunga pila di rispolveramenti degli ultimi anni. Però, a differenza di molti altri, funziona. Funziona per il target che cerca, per gli strumenti utilizzati, per quel pizzico di magia Disney che riesce a evocare. E per riuscirsi a rinnovare pur staccandosi dall’originale del 1977. Il drago invisibile – ricetta canonica con l’aggiunta di meraviglia Pete (Oakes Fegley), un ragazzino di 5 anni, è vittima di un incidente d’auto in mezzo a una foresta, nel quale perdono la vita entrambi i genitori. Rimasto solo, viene salvato e accudito da un drago verde peloso che ha l’incredibile capacità di rendersi invisibile, a cui dà il nome di Elliott, protagonista di un libro che stava leggendo nel momento della tragedia

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Pubblicato il: 13 Agosto 2016

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