AGI – Le scelte future del Movimento 5 Stelle su alcuni punti cruciali, ma anche identitari, passa per un voto sulla piattaforma Rousseau, mentre i pentastellati e il Pd seppelliscono l’ascia di guerra. E se la consultazione ferragostana degli iscritti promette di essere quantomai incerta, a spendersi sono i big del M5S, a partire dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Le mosse col Pd e i quesiti in discussione “Il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle hanno deciso di comune accordo di abbandonare alcune cause che li vedevano contrapposti. È inutile continuare ad intasare i tribunali perdendo tempo con vicende vecchie e superate , anche per coerenza rispetto al rinnovato clima politico”. La nota congiunta firmata Pd-M5s arriva in serata, come ‘corollario’ ai quesiti che i militanti sono chiamati a rispondere su ‘Rousseau’.
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