La Cei bacchetta Salvini: "Infelice citofonare alla famiglia tunisina" 





Il segretario generale della Cei, Stefano Russo, ha definito “non particolarmente felice” il gesto del leader leghista , Matteo Salvini, che a Bologna aveva suonato al citofono dell’abitazione di un giovane tunisino chiedendogli se fosse uno spacciatore. Russo ha auspicato che ci si richiami “al Presidente Mattarella e a quanto ha detto nel messaggio di fine anno sulla cultura della responsabilità”, perché “non possiamo vivere in costante campagna elettorale”.  “Il ragazzo dice di non essere uno spacciatore? Difficile trovare un rapinatore che confessi di essere un rapinatore.

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Pubblicato il: 23 Gennaio 2020

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