La lunga marcia della Lega in Sicilia, che in queste ore entra nel governo dell’isola conquistando l’assessorato ai beni Culturali, cominciò nel 2016 con le mosse di Alessandro Pagano , il deputato oggi salito alla ribalta per aver definito “neo terrorista” Silvia Romano. Fu lui a innamorarsi della “Progetto dei Popoli” di Matteo Salvini , indicando in esso la strada per liberare l’isola da “migliaia di finti profughi”, ovvero dai migranti che approdano sulle sue coste. Nel corso dei mesi Pagano procede nella sua missione impossibile: mettere in piedi nel profondo sud un partito che ha radici e cultura politica nella parte opposta del Paese, e nel simbolo ha ancora Alberto da Giussano, figura simbolica poco comprensibile per i siciliani.
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