“Sono pienamente d’accordo a garantire il finanziamento” ai soci di Fiat-Chrysler “ma gli Elkann devono rinunciare alla distribuzione dei 5,5 miliardi di dividendi per la durata del finanziamento”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera Carlo Calenda , leader di Azione e già ministro dello Sviluppo economico nei governi Renzi e Gentiloni. Per Calenda se da un lato “è doveroso aiutare un’impresa a pagare stipendi e fornitori”, dall’altro non è invece affatto “accettabile che uno Stato indebitatissimo fornisca una garanzia per consentire a una capogruppo, che ha la liquidità, di usarla per pagare maxi dividendi all’estero ai soci”.
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