Le sfide di Renzi a Bruxelles 





di Francesca Venturi Bruxelles – Poco più di un mese dopo lo "strappo" di Bratislava, il presidente del Consiglio Matteo Renzi arriva domani a Bruxelles per il Consiglio europeo direttamente dagli Stati Uniti, dove ha incassato l'ultimo "endorsment" del presidente Barack Obama contro la politica europea dell'austerità e sulla gestione della crisi migratoria. Renzi, con Obama abbiamo parlato di Europa Rispetto al 16 settembre, quando si era detto insoddisfatto del "flop" del confronto a 27 soprattutto sul tema dell'immigrazione, Renzi si presenta dunque rafforzato e le conclusioni del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre, secondo l'ultima versione messa a punto dagli sherpa nelle riunioni di queste ore sembrano dargli ragione. L'Africa, prima di tutto: il premier si era lamentato a Bratislava del fatto che non fosse citata nella dichiarazione finale, mentre nel documento che i leader troveranno sul tavolo del vertice il piano di cooperazione con i paesi africani di origine e transito dei migranti è considerata fra le priorità, come chiesto dall'Italia da oltre un anno e come sancito, nel novembre dell'anno scorso, dal vertice della Valletta con i leader africani. Ma nella bozza delle conclusioni c'è di più: un esplicito riconoscimento per i "contributi significativi, anche di natura finanziaria, fatti dagli stati in prima linea negli ultimi anni" per affrontare i flussi della rotta che passa dal Mediterraneo centrale

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Pubblicato il: 20 Ottobre 2016

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