AGI – Il caso bonus Covid-19 continua a infiammare il dibatto tra i partiti. In attesa della conferma ufficiale dell’identità dei tre deputati che hanno richiesto e beneficiato dell’ assegno di 600 euro destinato alle partite Iva, arriva il via libera de facto del Garante per la protezione dei dati personali , il quale precisa che la diffusione dei nomi non viola la privacy nei casi, come questo, “laddove da cio’ non possa evincersi, in particolare, una condizione di disagio economico-sociale dell’interessato”. E ciò vale a maggior ragione rispetto a coloro che svolgono una “funzione pubblica”, aggiunge il Garante, che aprirà un’istruttoria sulla metodologia seguita dall’Inps.
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