“Niente corridoi, accordi bilaterali o concorrenza” sul turismo nell’Ue in tempo di pandemia, “non servono a niente. Dobbiamo scrivere protocolli comuni per la valutazione del rischio e garantire il libero spostamento dei turisti nell’area Schengen”: è la richiesta del ministro per i Beni culturali Dario Franceschini, che in un’intervista al Fatto Quotidiano esorta l’Ue a non discriminare: “Se a Rimini arriva un turista da Monaco o da Milano, deve essere la stessa cosa. E lo stesso per un italiano che va in Germania”.
Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte: